Indice articolo "Guarnizione canna fumaria: tenuta ai gas e condense":


Guarnizione canna fumaria

La guarnizione canna fumaria dà certezza di tenuta senza omettere la palese caratteristica di incombustibilità del camino, in quanto suo accessorio e non materiale costruttivo, così come previsto dalla pubblicazione del recente DL 128 (11/08/2010) che modifica ed integra il precedente DL 152 (che già citava la stessa cosa su questo argomento).

L’evoluzione dei generatori di calore, sempre più focalizzata verso il risparmio energetico e il basso impatto ambientale, ha impoverito della temperatura i fumi della combustione abbassandola notevolmente e trasferendo invece questa energia all'ambiente servito  dal generatore.

Dal punto di vista energetico, questo traguardo è stato notevole e lo vediamo concretizzato in moltissime applicazioni impiantistiche ma in particolare con caldaie ad alto rendimento come quelle a condensazione, e addirittura con combustibili solidi come i generatori a pellet.

L’abbassamento della temperatura dei fumi porta spesso gli stessi nella condizione di produrre condense nel camino e di avere presenza di pressione positiva all’interno del condotto di scarico fumi, in quanto la capacità termodinamica (che fa salire i fumi verso l’alto nell'atmosfera), si impoverisce nettamente.

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La certezza di tenuta

Soffermandoci sul concetto di giunzione tra due elementi e della rispettiva tenuta ai gas ed alle condense, possiamo finalmente affermare di aver raggiunto un importante traguardo, con la recente norma UNI EN 14241-1 che regolamenta le caratteristiche della guarnizione, che è la certezza di tenuta tra due componenti.

Dal punto di vista produttivo, sono state studiate anche altre diverse tipologie di giunzione, alcune delle quali anche senza guarnizione che tuttavia necessitano di paste di tenuta per l’utilizzo a umido.

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Guarnizione canna fumaria. Tenuta ai gas e condense

La stabilità meccanica delle guarnizioni

La giunzione tra due componenti deve inoltre essere stabilmente meccanica, ovvero garantire nell’ambito delle dilatazioni tra i componenti la non disgiunzione degli stessi. Per tale attitudine, sul mercato sono disponibili diverse tipologie di giunzione, tra le quali, la più tradizionale ed utilizzata a fascetta coprigiunto, a quelle a vite, con gancio, a blocco meccanico (mediante una semi-rotazione) etc.

La caratteristica comune è quella di avere una presenza o una forma meccanica che eviti il distacco dei componenti specie in un eventuale shock termico (forte surriscaldamento) dove la dilatazione di una canna mediamente di 6 m può essere anche di diversi millimetri.

L’obbligatorietà della marcatura CE

I sistemi per lo scarico dei fumi si sono parallelamente sviluppati nell'ultimo trentennio ed in particolare, con l’applicazione delle norme Europee, sono stati sottoposti a rigorosi processi di controllo della produzione che sono standardizzati secondo la procedura della marcatura CE apposta sui componenti, imballi, e tutta la documentazione inerente.

Il produttore deve fornire le caratteristiche degli elementi fumari, indicando le loro capacità prestazionali tra cui: la resistenza alla temperatura, pressione, umidità, corrosione, il tipo di materiale utilizzato, lo spessore, la resistenza al fuoco di fuliggine e la distanza da materiali infiammabili.

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